Tra le storie, che stiamo raccontando nel nostro appuntamento mensile di Aperitivi Digitali, il 07 Maggio, è stato il turno di Menia Cutrupi, con il suo “Sogno di Coccole”, che è diventato la startup: Cofanetti di Coccole.
Se voleste conoscere tutti i retroscena della vita della CEO e Founder, di questa Startup, più che innovativa, visionaria, vi consiglio di leggere il libro “E’ vietato calpestare i sogni”, autobiografico, scritto di pugno proprio da Menia, e che potete acquistare, sul sito “E’ vietato calpestare i sogni”, in libreria, negli store on-line (IBS, Amazon, Feltrinelli).
Nel suo intervento Menia, ci ha illustrato come da una domanda che si è fatta da donna e mamma lavoratrice – Chi è che coccola le mamme? – sia venuta fuori un’idea che con tanto lavoro, sacrificio, spirito di resilienza e dedizione è diventato un progetto sostenibile.
Nonostante la sede in un territorio ostile, nonostante le difficoltà della vita, che si trova ad affrontare ogni giorno, il sogno è diventato progetto ed il progetto è diventato una startup che fattura.
Perché, a mio modo di vedere, l’idea del cofanetto di coccole può essere innovativa, se esistono già dei competitor economicamente più forti, come Smartobox, Boscolo Gift, Wonderbox?
Innanzitutto l’esperienza emozionale, che viene confezionata, nel cofanetto è personalizzabile al 100%, dal colore della scatola, al nome di chi lo riceve ed un messaggio. Se tenete conto che a realizzare le scatole, sono proprio loro, il Team delle Coccole, lo spazio per la personalizzazione potrebbe essere illimitato. Le esperienze che possono essere scelte, riguardano il benessere della persona che riceve il cofanetto, e sono suddivisi in categorie, che si arricchiscono periodicamente. Il cofanetto è quindi flessibile, personalizzabile, ed accessibile a tutte le tasche.
Ad esempio con il cofanetto Coccole e bollicine, acquistabile al prezzo di €12,90, è possibile creare un’atmosfera magica e frizzante in qualunque momento ed in qualunque luogo. Questo cofanetto infatti contiene tutto il necessario per brindare alla gioia del momento, ad un’occasione speciale o al vostro amore ed alla vostra passione. Una scatola delle coccole, che potrai personalizzare con un messaggio, che contiene: due flute, petali, candele ed un prosecco con etichetta a tema per rendere unico questo momento.
L’altra carta vincente, del progetto Cofanetti di Coccole, sta nel poter spendere queste “coccole” nel proprio territorio, e non necessariamente in grandi catene alberghiere, grandi ristoranti stellati, parrucchieri di alta gamma. E’, infatti, la stessa Menia, come ci ha raccontato che seleziona i “fornitori di coccole”, che sono il bar sotto casa, il fioraio all’angolo, e la pizzeria di paese, che devono superare una rigida selezione.
Un buon modo per prendere due (o anche tre) piccioni con una fava. Da un lato chi acquista il cofanetto di coccole, per regalarlo alla moglie, alla fidanzata alla mamma o a una persona cara, regala la cosa più preziosa al mondo “il tempo da dedicare a sé stessi”. Da mamma, lavoratrice, so quanto spesso rimando le mie coccole personali, perché non trovo mail “il tempo”, e non disdegnerei, se qualcuno mi dicesse “ecco confezionato un po’ di tempo per te”.
Dall’altra parte un modo per creare un network di negozi, professionisti, artigiani, che vengono selezionati come eccellenze sul territorio, e che grazie a questi pacchetti, possono veder crescere la propria clientela, e di conseguenza, portare ricchezza su un territorio che non sembra dare molte opportunità ai giovani che scappano, perché credono che questo territorio non abbia speranza.
Di queste storie, Lo Stretto Digitale, vuole farsi portavoce, per dimostrare che con la giusta visione, è possibile, fare quello che da sempre ci dicono che “al sud non si può fare”, ovvero creare connessioni che generino conoscenza.
La conoscenza genera consapevolezza, la consapevolezza genera capacità di prendere decisioni, le decisioni generano cambiamento.
(Francesco Micali)
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